Chi è Willie Peyote: Biografia, Età, Carriera, La Locura e Instagram
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Willie Peyote, all’anagrafe Guglielmo Bruno ed è un rapper e cantautore italiano di 35 anni nato a Torino. Dopo il crescente successo degli ultimi anni e il lancio definitivo con l’album Educazione Sabauda, ha partecipato a Sanremo 2021 con il brano Mai dire mai (La locura), che si classifica sesto e vince il Premio della critica Mia Martini, attribuito dalla Sala Stampa del Roof dell’Ariston.
Indice
Chi è Willie Peyote?
- Nome d’arte: Willie Peyote
- Nome: Guglielmo Bruno
- Età: 35 anni
- Data di nascita: 28 agosto 1985
- Luogo di nascita: Torino
- Professione: Rapper e cantautore
- Altezza: 190 cm
- Peso: 82 kg (circa)
- Tatuaggi: nessun tatuaggio visibile
- Profilo Instagram ufficiale: @williepeyote
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Biografia
Guglielmo Bruno, in arte Willie Peyote, nasce a Torino nel 1985. Suo padre è torinese e sua mamma è di Biella, e Guglielmo cresce in un paese della cintura torinese, Leinì, ma vive la città grazie ai nonni che abitano in uno dei quartieri della periferia, Barriera di Milano. Fin da bambino cresce con la musica perchè suo padre era un musicista e Willie spesso lo seguiva in tourneé. Sappiamo inoltre che parte della sua famiglia è seguace dei Testimoni di Geova, mentre lui ha deciso di non farsi battezzare ed è ateo. Sulla sua infanzia sappiamo poco: ha vissuto per un periodo a Parigi all’età di 16 anni ma la sua educazione è “sabauda” come dice lui stesso. Willie Peyote è laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla rivolta di Los Angeles del 1992 come conseguenza del pestaggio di Rodney King da parte della polizia, e nelle sue canzoni troviamo molto di questa cultura dall’impegno sociale ai diritti civili e la religione. La sua vita è cambiata per sempre nel novembre del 2014, quando dopo aver partecipato e vinto un concorso per songwriter, Genova x Voi. Tornato a Torino a metà mese si licenziò dal call center in cui lavorava. Willie Peyote si sente un rapper anche se non ha lo stile classico del genere rap: «Un po’ mi offendo quando mi dicono che non lo sono: curo tantissimo la tecnica, l’originalità, il flow, e i miei colleghi rapper sanno perfettamente che sono uno di loro».
Che Significa Willie Peyote?
La domanda che fanno più spesso a Willie Peyote nelle interviste è sul significato del suo nome d’arte. Willie è il diminutivo di William, la traduzione inglese del suo nome Guglielmo, da qui il primo Willie che gli è venuto in mente è stato il personaggio dei Looney Tunes Willie Coyote. Ma perchè cambiarlo in Peyote? Come dice lo stesso Willie “Io mi sono limitato ad aggiungerci la droga”. Il peyote infatti è una pianta dagli effetti allucinogeni molto nota in America Latina.
Willie Peyote è molto attivo sui social e la sua pagina Instagram conta più di 158 mila followers. Tra gli scatti troviamo anche molti artisti con i quali ha collaborato come Jovanotti, Morgan, Lodo Guenzi e i Subsonica. Si definisce: nichilista, torinese e disoccupato perché dire rapper fa subito bimbominkia e dire cantautore fa subito festa dell’unità.
Carriera
Willie Peyote inizia la carriera da musicista come bassista punk e piano piano si appassiona al rap. Willie è la voce del gruppo Funk Shui Project, un collettivo di artisti torinesi che collabora con diversi altri artisti come Davide Shorty, anche lui concorrente a Sanremo 2021. Il suo primo album da solista è del 2011, Il manuale del giovane nichilista, e in poco tempo ha fatto il boom di streaming su Spotify. Le sue canzoni è spesso lodata dalla critica e il suo pubblico è cresciuto nel tempo raggiungendo il sold out all’Alcatraz di Milano e nelle tappe del suo tour prima dello stop forzato causa Covid. Willie Peyote ha partecipato al Premio Tenco e ha cantato un brano nell’antologia celebrativa di Fabrizio De André.
Si impone sulla scena musicale italiana grazie al linguaggio dei suoi testi (cinico, polemico e hardcore), e soprattutto grazie all’uscita nel 2015 dell’album che conferma e accresce la sua notorietà: Educazione Sabauda. L’album è una vera e propria commistione di generi, ma quello che la fa da padrone è sicuramente il jazz, presente in pezzi come Io non sono razzista ma…, L’outfit giusto e C’era una vodka. I testi sono più ironici e satirici e cosparsi di citazioni musicali e cinematografiche.
Il successo mediatico lo porta ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Dopo alcune collaborazioni anche con i Subsonica, Willie Peyote pubblica il quinto album Iodegradabile nel 2019. Celebre pezzo del suo ultimo lavoro è Mango, dedicata all’omonimo artista scomparso nel 2014.
A novembre 2020 esce il singolo La depressione è un periodo dell’anno che racconta con amarezza il periodo di difficoltà dovuto al Covid-19.
Sanremo 2021
Nella finale di AmaSanremo, il programma di lancio di Sanremo Giovani, Amadeus ha confermato la partecipazione di Willie Peyote a Sanremo 2021, andato in onda dal 2 al 6 marzo al Teatro Ariston. Willie ha cantato il brano Mai dire mai (La locura). Nella serata dedicata ai duetti e cover di Sanremo 2021, Willie Peyote duetta con Samuele Bersani interpretando “Giudizi Universali” dello stesso Bersani.
Willie Peyote si classifica sesto e vince il Premio della critica Mia Martini, attribuito dalla Sala Stampa del Roof dell’Ariston.
Testo Mai Dire Mai La Locura Willie Peyote
Questa è l’Italia del futuro, un paese di musichette mentre fuori c’è la morte
Ora che sanno che questo è il trend tutti ‘sti rapper c’hanno la band
Anche quando parlano l’autotune, tutti in costume come gli X-men
Gridi allo scandalo, sembrano Marilyn Manson nel 2020
Nuovi punk vecchi adolescenti, tingo i capelli e sto al passo coi tempi
C’è il coatto che parla alla pancia ma l’intellettuale è più snob
In base al tuo pubblico scegliti un bel personaggio, l’Italia è una grande sit-com
Sta roba che cinque anni fa era già vecchia ora sembra avanguardia e la chiamano It-pop
Le major ti fanno un contratto se azzecchi il balletto e fai boom su Tik-tok
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Ora che sanno che questo è il trend tutti che vendono il culo a un brand
Tutti ‘sti bomber non fanno goal ma tanto ora conta se fanno il cash
Pompano il trash in nome del LOL e poi vi stupite degli Exit poll?
Vince la merda se a forza di ridere riesce a sembrare credibile
Cosa ci vuole a decidere “tutta ‘sta roba c’ha rotto i cogli**i?”
Questi piazzisti, impostori e cialtroni a me fanno schifo ‘sti cazzi i milioni
“le brutte intenzioni…” che succede? Mi sono sbagliato
Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
(Mai dire mai) non so se mi piego non so se mi spezzo
(Mai dire mai) non so se mi spiego, dipende dal prezzo
(Mai dire mai) lo chiami futuro ma è solo progresso
(Mai dire mai) sembra il Medioevo più smart e più fashion
(Mai dire mai) se è vero che il fine giustifica il mezzo
(Mai dire mai) non dico il buongusto ma almeno il buonsenso
(Mai dire mai) ho visto di meglio, ho fatto di peggio
(Mai dire mai) ecco, tu dì un’altra palla se riesco palleggio
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Cantanti Sanremo 2021
- Francesco Renga – “Quando trovo te”
- Coma_Cose – “Fiamme negli occhi”
- Gaia – “Cuore amaro”
- Irama – “La genesi del tuo colore”
- Fulminacci – “Santa Marinella”
- Madame – “Voce”
- Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”
- Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”
- Fasma – “Parlami”
- Arisa – “Potevi fare di più”
- Gio Evan – “Arnica”
- Maneskin – “Zitti e buoni”
- Malika Ayane – “Ti piaci così”
- Aiello – “Ora”
- Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”
- Ghemon – “Momento perfetto”
- La rappresentante di lista – “Amare”
- Noemi – “Glicin”
- Random – “Torno a te”
- Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”
- Annalisa – “Dieci”
- Bugo – “E invece sì”
- Lo Stato Sociale – “Combat pop”
- Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”
- Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”
Vita Privata
Non si sa molto della vita privata di Willie Peyote, perchè è molto riservato. Non sappiamo se sia fidanzato o meno e lui steso ha dichiarato che “sul piano sentimentale, come su quello del canto, ho il problema di avere pretese molto alte su di me. E queste le rifletto sugli altri evidentemente.”
Curiosità
- Willie Peyote è un grande tifoso del Torino e nelle sue canzoni si trovano molti riferimenti al calcio
- La sua citazione preferita è di Umberto Eco: “Senza l’Italia, Torino sarebbe più o meno la stessa. Ma senza Torino, l’Italia sarebbe molto diversa”.
- Nelle canzoni e interviste ha criticato spesso certa politica, come Matteo Salvini, ma anche calciatori e personaggi famosi come Gianluigi Buffon quando sembrava volesse scendere in politica;
- uno dei brani più famosi del cantautore torinese è I Cani, incentrato su un tema caro all’autore, ovvero la religione;
- il video del singolo La tua futura ex moglie, che è forse l’unica canzone d’amore del cantautore, è stato girato dall’attore e regista napoletano Libero De Rienzo.
Video di Willie Peyote
Articolo di Anna Toffi