Amici 22: le prime parole del giudice Michele Bravi

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Amici 22: le prime parole del giudice Michele Bravi

Le prime dichiarazioni di Michele Bravi a poche ore dall’annuncio che lo vede come giudice del Serale di Amici 22

Sono trascorse solo poche ore dall’annuncio ufficiale relativo ai nuovi giudici che prenderanno parte al Serale di Amici 22 e giudicheranno le esibizioni degli allievi che hanno avuto la possibilità di accedervi. Parliamo di Cristiano Malgioglio, Giuseppe Giofrè e Michele Bravi. Proprio quest’ultimo ha voluto esordire con una lettera pubblicata sui social ove ha messo in risalto le sue prime sensazioni per il ruolo importante che andrà rivestire, senza dimenticare di riservare un pensiero speciale ai ragazzi del talent show. Ecco cosa ha scritto.

Le prime parole di Michele Bravi

Attraverso un lungo post sui social, il nuovo giudice del talent condotto da Maria De Filippi su Canale 5 ha voluto esprimere le sue emozioni a caldo, dopo aver reso ufficiale la sua presenza nella giuria.

Queste le sue dichiarazioni:

Cari ragazzi di Amici, io sarò una delle tre persone sedute sulla poltrona rossa a guardarvi nel vostro primo grande spettacolo.

È finalmente arrivato il momento in cui dovete restituire la sicurezza che vi hanno regalato tutte le persone che hanno speso anche solo un secondo delle loro giornate per capire cosa avevate da raccontare. Il pubblico sarà, per voi che state diventando professionisti, una delle più grandi storie d’amore della vostra vita.

Se durante le puntate pomeridiane anche gli spettatori erano illuminati dai riflettori, col serale la luce sarà solo per voi. Non dimenticate mai di illuminare chi vi ascolta e guarda, non abbiate mai paura di dare spudoratamente agli altri tutto quello che è ammassato dentro di voi. E anche quando vi sembrerà di non avere nulla, non abbiate paura di darlo tutto quel nulla.

Sono stato chiamato a giudicare e proverò a farlo con una premessa. Non ho mai pensato che esistessero brutte canzoni e belle canzoni, brutte esibizioni e belle esibizioni. Penso che esistano canzoni che posso capire e canzoni che non posso capire, esibizioni che riesco a decifrare e altre che parlano una lingua che non conosco. Spero di potervi comprendere e decifrare sempre. Se non dovesse accadere, non pensate mai che il mio possa essere un giudizio negativo, sarà soltanto la richiesta di uno spettatore che cerca di dirvi ingenuamente: “Spiegalo anche a me, fai entrare anche me”.

Conosco la vostra euforia perché come voi sono nato con questa assurda presunzione di avere delle cose da dire, di raccontare una storia nella speranza che la mia esperienza individuale potesse diventare uno sfogo universale, aperto a tutti. Ed è una presunzione meravigliosa

Tra citazioni e aforismi, Michele ha saputo cogliere l’essenza di questa nuova esperienza ponendo sotto i riflettori quelle che sono le emozioni uniche, indescrivibili e irripetibili nell’affrontare per la prima volta un ruolo del genere. Allo stesso modo, mettendo in risalto anche quello che i ragazzi provano e proveranno nel corso delle varie esibizioni e delle varie serate.

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