Nancy Brilli spietata su Ballando con le stelle: com’è stata davvero per lei quest’esperienza

Nancy Brilli spietata su Ballando con le stelle: com’è stata davvero per lei quest’esperienza

Nnacy Brilli-Chiecosa.it

Per Nancy Brilli, Ballando con le stelle è stato davvero “un viaggio, accidentato ma pieno di cose”: un’esperienza divertente, sì, ma segnata anche dalla sensazione di essere stata carne da macello in un gioco dove esistono figli e figliastri.

La sua avventura nel programma di Milly Carlucci si è fermata all’undicesima puntata, quando al ripescaggio i giudici – e in particolare la tribuna del popolo Rossella Erra – hanno preferito Emma Coriandoli, lasciandola fuori dalla finale. Un epilogo che l’attrice ha accettato con eleganza, ma non senza togliersi più di un sassolino dalla scarpa. Sui social, con un lungo sfogo, ha raccontato come, dietro le luci della pista, si nascondano strategie, percorsi costruiti a tavolino e scelte che non sempre premiano davvero il merito artistico, restituendo un’immagine del programma meno patinata di quella che il pubblico vede in prima serata.

Fin dal primo giorno, ha rivelato, qualcuno le avrebbe sottolineato che Ballando “non è una gara di ballo”, mettendo subito le cose in chiaro: conta il racconto, conta il personaggio, conta il percorso. E infatti, quando si è ritrovata un jive particolarmente forte, le sarebbe stato chiesto di cambiarlo perché risultava “troppo buono” per quella fase del programma, quasi come se essere troppo brava potesse diventare un problema. Da lì in poi Nancy Brilli ha iniziato a percepire in modo sempre più netto che la narrazione del “viaggio dell’eroe” – con cadute, sacrifici e un finale già scritto – era più importante della prestazione in pista, fino all’uscita arrivata, a suo dire, come parte di un disegno più grande rispetto alla singola esibizione.

Il “viaggio dell’eroe” che finisce al ripescaggio

Nelle sue parole, Ballando con le stelle è stato definito un vero e proprio viaggio: un percorso iniziato con entusiasmo, tra prove in sala e l’adrenalina del live, e proseguito tra soddisfazioni e momenti di perplessità. All’inizio le sarebbe stato promesso che avrebbe vissuto il classico “viaggio dell’eroe”: l’eroe cade, subisce tradimenti, viene sacrificato, combatte fino all’ultimo. Un copione che, puntata dopo puntata, l’attrice ha riconosciuto sempre più chiaramente, fino a sentirsi lei stessa l’eroina destinata al sacrificio in nome degli equilibri del gioco. Quando nella fase del ripescaggio il tesoretto di Rossella Erra è andato ad Emma Coriandoli, ribaltando la classifica e tagliandola fuori, Nancy Brilli ha letto quella scelta come la mossa conclusiva di una strategia già scritta, più che come un semplice giudizio tecnico.

Il suo racconto non è quello di una concorrente rancorosa, ma di una professionista che conosce bene la televisione e non si nasconde dietro le frasi di rito. Ha ammesso di essersi divertita “assai”, di aver imparato molto e di non rinnegare l’esperienza, ma allo stesso tempo ha parlato esplicitamente di “sensazione di essere carne da macello” e di un sistema di figli e figliastri, dove alcuni sembrano protetti da logiche che vanno oltre il singolo ballo. Nella sua ricostruzione, Rossella Erra non viene dipinta come il vero bersaglio della polemica, ma quasi come un “soldato” che esegue decisioni prese altrove, dai “generali nelle retrovie”, come in tutte le guerre. Un’immagine forte, che apre uno squarcio su come, dal suo punto di vista, vengono costruite certe scelte nei programmi di prime time.

 

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Il boato dei social e il confine tra gioco televisivo e ingiustizia

Dopo l’eliminazione, a parlare non è stata solo Nancy Brilli. A fare rumore sono stati anche i suoi fan, che sui social hanno espresso delusione e rabbia, puntando il dito contro il meccanismo del ripescaggio e contro la decisione di privilegiare Emma Coriandoli. L’attrice ha scelto di condividere alcune delle risposte arrivate alle sue storie, dando spazio alle voci di chi parlava di “scelta ingiusta”, di televoto e voti social a suo favore, di decisioni viste come pilotate. In questo modo ha messo in evidenza come una parte consistente del pubblico abbia percepito la sua uscita come il frutto di un gioco che non sempre rispecchia il sentire di chi vota da casa, ma che risponde a logiche interne difficilmente decifrabili da chi sta fuori.

Pur non additando direttamente nessuno, Nancy Brilli ha fatto capire di non aver compreso il motivo di tanto corteggiamento iniziale – la Rai l’ha voluta a lungo in pista – per poi vederla, a suo dire, trattata in modo “opinabile”. Eppure, nel suo sfogo, non manca la gratitudine: l’attrice si è detta “entusiasta” dell’affetto ricevuto dal pubblico, fondamentale per placare l’amarezza e restituirle la misura di quanto la sua presenza sia stata apprezzata al di là dei verdetti finali. Il messaggio che arriva, tra le righe, è duplice: da un lato c’è la consapevolezza di essere stata parte di uno spettacolo dove le dinamiche narrative sono spesso più forti della meritocrazia; dall’altro, la certezza che, al di là delle decisioni dei giudici, il pubblico non è affatto “scemo”, come ha scritto qualcuno nei commenti, e sa riconoscere chi lavora con impegno e ironia.

Per Nancy Brilli, insomma, Ballando con le stelle si chiude con un misto di divertimento, amarezza e lucidità. Lei stessa, alla fine del suo sfogo, ha parlato del bisogno di riposare e voltare pagina, ricordando che “domani è un altro giorno, un giorno bellissimo”. Una frase che suona come un congedo elegante ma anche come un monito: dietro ai riflettori dei grandi show ci sono persone, aspettative, scelte che possono lasciare segni profondi. E quando una concorrente con la sua esperienza decide di raccontare pubblicamente ciò che ha vissuto, il racconto non resta confinato al gossip, ma diventa anche uno spunto per interrogarsi su come vengono costruiti i programmi che seguiamo ogni sabato sera.

La sua voce, oggi, resta quella di un’attrice che ha saputo trasformare una eliminazione in un momento di verità, mettendo a nudo le contraddizioni di un format amatissimo. Nessun incendio, nessuna guerra aperta, ma uno sguardo spietato e insieme affettuoso su un’esperienza che l’ha fatta sentire, a tratti, sacrificabile per calcoli altrui e, nello stesso tempo, profondamente sostenuta dal suo pubblico. In questo equilibrio tra disincanto e gratitudine sta forse il vero bilancio di Nancy Brilli su Ballando con le stelle: un’avventura televisiva che l’ha messa alla prova non solo come concorrente, ma anche come donna abituata a guardare dietro le quinte dello spettacolo, pronta a raccontare com’è stata davvero, senza filtri e senza giri di parole.