Tutto su Renzo Arbore: dai legami con Lory Del Santo e Moana Pozzi fino ad arrivare alla perdita di un figlio mai nato

Tutto su Renzo Arbore: dai legami con Lory Del Santo e Moana Pozzi fino ad arrivare alla perdita di un figlio mai nato

Renzo Arbore - Chiecosa.it (Fonte: Wikicommons)

Renzo Arbore ripercorre affetti, complicità artistiche e momenti difficili della sua vita: dall’amicizia con Luciano De Crescenzo ai legami con Lory Del Santo e Moana Pozzi, fino alla perdita più dolorosa, quella di un figlio mai nato.

Il grande showman italiano, intervistato da Andrea Scarpa, offre uno sguardo sincero sulla sua storia personale, intrecciata da incontri memorabili, passioni vissute con libertà e un dolore che ha lasciato un segno profondo. A 88 anni, Arbore racconta con disincanto la sua lunga vita pubblica, ma soprattutto quella privata, molto più complessa e sfumata di quanto appaia sul palco.

Tra ricordi luminosi, amori celebri e amicizie diventate leggende, emerge il ritratto di un uomo che ha sempre vissuto senza schemi, guidato da curiosità, leggerezza e grande sensibilità. Una vita che alterna sorrisi fragorosi e ombre che riaffiorano ancora oggi.

Gli amori celebri e l’amicizia indissolubile con De Crescenzo

Arbore ricorda la sua giovinezza come un intreccio di passioni e libertà, in cui non sono mancati legami intensi e inattesi. Evoca Lory Del Santo e Moana Pozzi, figure iconiche degli anni Ottanta e Novanta, che hanno incrociato la sua vita con una miscela di ironia e affetto. Con loro, dice, si è sempre divertito: serate piene di risate, leggerezza e complicità che oggi fanno parte dei ricordi più vividi.

Accanto ai flirt, Arbore racconta soprattutto il rapporto straordinario con Luciano De Crescenzo, descritto come un fratello di vita e di pensiero. Una sintonia culturale e umana che ha segnato entrambi e che ancora oggi lo accompagna. L’amicizia con De Crescenzo non è stata un semplice sodalizio artistico, ma un legame profondo e irripetibile.

 

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Il dolore privato e il capitolo Mara Venier: ciò che non si vede del personaggio pubblico

Tra i momenti più delicati del suo racconto emerge un dolore intimo: la perdita di un figlio mai nato. Un evento che Arbore ricorda con pudore, come una ferita che non si rimargina del tutto e che restituisce l’immagine più umana di un uomo spesso percepito soltanto come un mattatore instancabile.

Nel ripercorrere la sua storia, Arbore parla anche della relazione con Mara Venier, una storia importante, intensa, segnata da affetto autentico e da un rapporto rimasto solido nel tempo nonostante la sua conclusione. Oggi tra loro resta un’amicizia vera, fatta di stima, rispetto e un passato che continua a unirli. Un legame che racconta la capacità di Arbore di custodire gli affetti oltre le storie.