Sanremo 2026, chi sarà la nuova conduttrice: la Pausini esce allo scoperto | “Perchè tanta cattiveria?”
Carlo Conti e Laura Pausini-Chiecosa.it
La cantante romagnola interviene sui social e spegne i rumors che la volevano unica co-conduttrice del Festival di Sanremo 2026, puntando il dito contro le falsità e il clima di cattiveria che l’accompagnano da settimane.
Da giorni il nome di Laura Pausini rimbalza tra siti, social e programmi tv non per una nuova canzone o per un premio internazionale, ma per un presunto ruolo da co-conduttrice al Festival di Sanremo 2026. Secondo le indiscrezioni, la cantante di Solarolo sarebbe stata corteggiata da Carlo Conti per affiancarlo sul palco dell’Ariston per tutte e cinque le serate del Festival, con una condizione ben precisa: essere l’unica donna alla conduzione. Una richiesta che, sempre secondo il chiacchiericcio, avrebbe creato più di un imbarazzo dietro le quinte.
Nel giro di poche ore il pettegolezzo è diventato caso mediatico, inserendosi in un periodo già complesso per l’artista, reduce da una querelle con Gianluca Grignani e da delicate vicende familiari finite sui giornali. Questa volta, però, la cantante ha scelto di non restare in silenzio. Stanca di vedersi al centro di ricostruzioni che considera distorte, ha deciso di intervenire in prima persona e di usare la sua voce, non sul palco ma sui social, per smentire una volta per tutte le voci su Sanremo 2026.
Il tweet che spegne i rumors e riaccende il dibattito
A mettere un freno alla valanga di indiscrezioni è stato un messaggio secco e diretto pubblicato su X, la piattaforma che ha preso il posto di Twitter e che la cantante utilizza spesso per comunicare con i fan. Commentando un post che rilanciava il presunto “aut aut” posto a Carlo Conti, Pausini ha negato decisamente la ricostruzione, definendo quelle riportate sul suo conto come cattiverie e falsità. Nello stesso messaggio ha sottolineato come queste voci arrivino in un giorno speciale, quello dell’uscita di un nuovo duetto con un’altra artista, un momento che avrebbe voluto fosse dedicato soltanto alla musica.
Il riferimento alla “nazione strana” ha colpito molti utenti, diventando in pochi minuti oggetto di discussione e interpretazioni. Nel suo sfogo, la cantante non ha attaccato direttamente qualcuno, ma ha messo in luce un meccanismo ormai ricorrente: l’attenzione si sposta rapidamente dal percorso artistico al chiacchiericcio, dalle canzoni alle presunte condizioni poste agli organizzatori, fino a trasformare ogni voce in caso nazionale. Il suo intervento, insomma, è apparso come il tentativo di riportare la narrazione su binari più corretti, ricordando che dietro il personaggio c’è una persona che vive il peso di certi titoli e commenti.
Tra carriera, gossip e aspettative: cosa resta della polemica
Nel giorno in cui esco con un duetto con una donna poi 😂😂😂 perché si inventano queste cattiverie? Perché cosi tante falsità su di me? Che nazione strana l’Italia.
— Laura Pausini (@LauraPausini) November 14, 2025
L’episodio si inserisce in una fase in cui Laura Pausini sta costruendo un nuovo capitolo della propria carriera, tra l’uscita di un album, nuovi singoli e un tour mondiale annunciato per il 2026. Proprio per questo, la cantante ha lasciato intendere che certe polemiche rischiano di oscurare il lavoro in studio e sul palco, spostando l’attenzione da ciò che conta davvero: la musica. La presunta condizione di essere l’unica donna alla conduzione di Sanremo stride anche con l’immagine pubblica dell’artista, spesso associata a collaborazioni, duetti e progetti condivisi con altre colleghe, come dimostra il brano pubblicato nello stesso giorno dello sfogo sui social.
Al momento, da parte di Carlo Conti non è arrivato alcun commento ufficiale sulle indiscrezioni, né sulle trattative per il cast del Festival. Sul tavolo restano quindi due elementi: da un lato un’indiscrezione montata rapidamente, dall’altro una smentita altrettanto netta da parte della diretta interessata. In mezzo, il solito cortocircuito tra gossip e informazione, in cui una frase attribuita, una voce non confermata o un retroscena non verificato possono trasformarsi in verità percepite. E la domanda di Laura Pausini, «Perché così tante falsità su di me?», continua a risuonare come un invito a riflettere su quanto spesso lo spettacolo venga raccontato più attraverso i rumor che attraverso i fatti.
